COMUNICATO STAMPA

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COMUNICATO STAMPA n.1

Facciamo riferimento all’articolo pubblicato sul quotidiano LA SICILIA del 15 c.m. a firma dell’inviato Luigi Ronsisvalle.

Premettiamo che qualunque azione tendente a ridurre il costo dei prodotti petroliferi, incluso un eventuale concorrente con sistemi alternativi di rifornimento, non crea assolutamente problemi alla Silvia & Figli, anzi ciò può servire a venire incontro alle esigenze della popolazione Lampedusana.

I consumi dell’isola, tramite il ns. deposito, sono stati assicurati senza soluzione di continuità da oltre 50 anni, utilizzando un deposito fiscale funzionante ed efficiente e facente da polmone alle necessità isolane, nel rispetto di tutte le normative.

Gli approvvigionamenti sono stati effettuati esclusivamente a mezzo nave da parte di Agip/ENI, poiché non possono essere garantiti solamente a mezzo autobotti, data la discontinuità della disponibilità del traghetto.

Infatti l’impiego delle autobotti non è utilizzabile continuativamente in quanto dipende dal tipo di traghetto messo a disposizione dalla Siremar: alcuni di essi non consentono il carico promiscuo passeggeri-prodotti infiammabili, per i quali viene previsto un unico viaggio a settimana.

Certamente nel periodo estivo di massimo consumo non sarebbe garantita la continuità dei rifornimenti, e va pure valutato il rischio di restare senza approvvigionamenti quando il traghetto non può navigare per cattivo tempo; Da qui la necessità di un deposito che faccia da polmone.

Purtroppo la posizione dell’isola sconta il costo del trasporto sia a mezzo nave che con l’ipotetico trasporto a mezzo traghetto.

Costo che non subiscono i rivenditori sulla terra ferma ed i cui prezzi sono presi a riferimento dai pescatori.

Fatua promessa, pertanto, quella di vendere il carburante allo stesso prezzo della terra ferma fatta dal ns. potenziale concorrente Nautilus nella comunicazione ai pescatori del 15 novembre scorso.

Tant’è vero che nell’articolo della Sicilia dell’altro giorno il ns. concorrente non parla più di vendere “allo stesso prezzo della terraferma” ma ad un ipotetico prezzo “quasi pari a quello di mercato”. Un prezzo indefinito e non riscontrabile.

E’ evidente l’impossibilità ad impegnarsi a vendere il gasolio motopesca in perdita. Tali affermazioni appaiono pertanto di facciata.

Ed appare inoltre fantascientifica la richiesta di poter effettuare forniture di gasolio per motopesca con un “deposito mobile provvisorio”.

Tale prodotto è fiscalmente agevolato per l’impiego esclusivo delle imbarcazioni dedite alla pesca e non esiste una norma che ne consenta la vendita “ambulante”: ciò andrebbe contro i più elementari principi della fiscalità agevolata e normativa.

La Silvia & figli, invece, intervenendo presso il fornitore ENI Spa, ha ottenuto fatti e non parole.

Infatti, come atto di solidarietà nei confronti dei pescatori dell’isola, ha ridotto a partire dal 14 febbraio il prezzo del gasolio motopesca di 30 millesimi di euro per litro, sconto suddiviso fra ENI e Silvia & Figli.

Tale riduzione effettiva, aggiunta al contributo regionale, non raggiunge lo scopo di azzerare l’handicap subìto, ma certamente raggiunge un tangibile risultato.

E’ evidente la necessità di un più sostanzioso intervento delle Istituzioni Governative per sostenere le gravi difficoltà in cui si dibattono i Lampedusani e dovute alla lontananza dalla terra ferma ed alla crisi economica attuale.

 

Palermo, lì 16 Febbraio 2011

 

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