Palermo 04 maggio 2015

 

COMUNICATO STAMPA n.5

 

Dopo due anni e quattro mesi di denunce da parte della concorrenza, il tribunale di Agrigento ha deciso che non apparivano supportate neanche da principio di prove  le accuse di ogni genere, e particolarmente di “disastro ambientale”, rivolte dalla Nautilus srl e del suo legale Avv. Carlo Scarpa, contro la Silvia e Figli srl Prodotti Petroliferi, in tal modo riconoscendo che invece si era operata una distorsione totale delle realtà.

Accogliendo la richiesta della Procura Generale presso la Corte di Appello di Palermo e della difesa dell’indagato, è stata pertanto disposta l’archiviazione del procedimento penale aperto anni addietro, e la trasmissione delle memorie depositate dalla parte denunziante alla Procura di Agrigento per le determinazioni di competenza, affinchè valuti se le accuse in esse contenute, risultate prive di qualunque fondamento, abbiano rilevanza penale a carico degli stessi denunzianti.

Tanto si porta a pubblica conoscenza a tutela del buon nome della Silvia e Figli Srl, calunniosamente fatta oggetto di una strumentale manovra denigratoria a scopo concorrenziale, nello sterile tentativo di provocare la chiusura di un’azienda che, da oltre sessanta anni, opera al servizio dell’isola nell’assoluto rispetto della legalità.

La presente comunicazione viene parimenti trasmessa a tutti gli enti pubblici coinvolti,  taluni accusati di connivenza, che hanno sempre eseguito i dovuti controlli, al  fine di evidenziare il discutibile operato condotto ai danni di un’azienda che ha sempre agito nel rispetto della legge e delle istituzioni.

                                                 Antonello Governale presidente del CDA